Un cachi per merenda e l’autunno ci sorride

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Cosa mettere in tavola in autunno?

L’autunno è la stagione dei colori caldi, dovuti a dei pigmenti con azione protettiva e antiossidante, presenti nei frutti di questa stagione: uva, melagrana, cachi. Tra tutti il mio frutto autunnale preferito sono i cachi. Depurativi per il fegato, rappresentano una fonte di energia per il cambio di stagione e per contrastare la mancanza di tono fisico e mentale, la depressione stagionale, la stanchezza cronica e l’apatia!

Ma adesso guardiamo il cachi con l’occhio di una nutrizionista. Da cosa è composto? Per l’82% da acqua, gli zuccheri sono il 16% ed in notevole quantità si trovano vitamina A, C, fibre e minerali (soprattutto potassio, fosforo e calcio). A causa della sua grande quantità di tannino il frutto andrebbe mangiato ben maturo, il tannino viene infatti avvertito sgradevolmente dalla mucosa della bocca. Quando è ben maturo invece diventa estremamente dolce, considerate che contiene il doppio degli zuccheri rispetto ad altra frutta! La sua dolcezza lo rende infatti un ottimo frutto per la preparazione di dolci e marmellate. E’ un ottimo regolatore intestinale, con proprietà astringenti quando è acerbo, utile per la stipsi quando è maturo.

Molti però si chiedono ma farà ingrassare? Quante calorie ha? Intanto partiamo dal presupposto che il cachi è sempre un frutto e la frutta è considerata lo spuntino ideale tra i pasti. Inoltre 3 o 4 cachi a settimana, da ottobre a novembre, non hanno mai fatto ingrassare nessuno. Vi piacciono? allora mangiateli senza problemi, vi porteranno tanto buonumore (e in una dieta dimagrante ne serve tanto ;). Ma non dimentichiamo che è una frutta molto zuccherina, quindi attenzione alle porzioni! Per questo motivo è consigliata ai bambini, alle donne che allattano e agli sportivi.

Una curiosità: sapevate che in Giappone esiste ancora un albero di cachi scampato miracolosamente al terribile bombardamento di Nagasaki del 1945? Divenne il simbolo della forza della natura vegetale, fu curato dal botanico giapponese Masayuki Ebinuma, si riprese bene, fiorì e fruttificò nuovamente. Perciò ancora oggi viene considerato “l’albero della pace”.

Altra curiosità: volete fare delle previsioni per questo inverno? Affidatevi ai cachi, o meglio ai loro semi (per quei frutti il cui seme è presente ovviamente). La tradizione prevede che si tagli un cachi orizzontalmente e che si prelevi uno dei suoi semi. A questo punto va tagliato il seme verticalmente e non ci resta che guardare la sua forma.

  • se la forma assunta è a “forchetta” l’inverno sarà poco nevoso e piuttosto mite (quindi per coloro che sentono sempre freddo, come me, è di buon auspicio),
  • se la forma assunta è a “coltello” l’inverno sarà tagliente, quindi freddo intenso, ma con poche precipitazioni,
  • se la forma assunta è a “cucchiaio” l’inverno sarà relativamente mite ma molto molto nevoso…la forma a cucchiaio ricorda la forma della pala con cui si dovrà spalare la neve che cadrà.

Vedete quante curiosità nascoste in un semplice frutto?? Se avete voglia di provare…andate a comprare un cachi :)